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Nella gerarchia interna della brigata di cucina, il ruolo più in alto della piramide è occupato dall'executive chef.
Occorre precisare che l'executive chef non è una figura esistente all'interno di qualsiasi attività nella ristorazione, ma si tratta di una professione tipica dei grandi gruppi alberghieri o delle grandi catene.
Un executive chef svolge infatti la sua mansione solitamente all'interno di più cucine e non di una singola.
A differenza di quasi tutti i ruoli all'interno della brigata, è raro che l'executive chef venga a trovarsi dietro ai fornelli, il suo ruolo è di natura maggiormente manageriale e organizzativo, più che esecutivo.
Per quanto a prima vista si possa pensare che l'executive chef sia la persona con maggiori capacità in cucina, non è affatto detto che lo sia, in quanto le competenze dell'executive chef sono più orientate alla corretta pianificazione, organizzazione e gestione della cucina e del suo personale, con uno sguardo attento che le cose funzionino sempre per il verso giusto.
Il ruolo dell'executive chef è uno dei pochi in cucina a non derivare direttamente dal francese.
Ovviamente esiste un corrispondente in lingua francese, anche noto come chef exécutif, che ha poi il medesimo significato.
In italiano il ruolo può essere tradotto come chef esecutivo o direttore della cucina.
Ma quanto guadagna in genere un executive chef? Cosa prevede il contratto collettivo italiano in merito alla sua retribuzione?
Scoprirlo non è poi così complicato, poiché basta fare riferimento al Contratto Collettivo di settore.
Andando nel dettaglio, scopriamo che l'executive chef è solitamente inquadrato al livello B del CCNL e il suo stipendio si compone come segue:
Mansione | Paga base | Contingenza | Totale |
---|---|---|---|
Executive chef di livello B | 1.540,98€ | 537,59€ | 2.078,57€ |
Gli importi sopra riportati sono importi lordi, ovvero a questo importo va detratta la relativa tassazione. Gli stessi importi non comprendono lavoro straordinario, festivo o notturno.
Può succedere che l'executive manager venga anche in inquadrato, per vari motivi, al livello successivo, ovvero al livello A. In questo caso il suo stipendio si compone come segue:
Mansione | Paga base | Contingenza | Totale |
---|---|---|---|
Executive chef di livello A | 1.706,49€ | 542,70€ | 2.249,19€ |
Come abbiamo già avuto modo di accennare in precedenza, un executive chef dirige, coordina e gestisce una o più cucine.
Per raggiungere questa posizione è solitamente necessario collezionare un'anzianità di servizio e un'esperienza ragguardevole.
L'intero lavoro dello staff di cucina rimane sotto la direzione dell'executive chef e l'intera qualità del lavoro in cucina e delle pietanze servite rimangono una sua esclusiva responsabilità.
Tra i suoi principali compiti possiamo ricordare:
Tutti questi compiti si traducono nel fatto che un executive chef deve possedere un'ampia gamma di competenze:
La posizione di executive chef rappresenta il culmine della carriera a cui un cuoco può aspirare e, di conseguenza, è impossibile diventare executive chef da un giorno all'altro, ma occorre collezionare una dose abbondante di formazione ed esperienza nel settore ristorazione.
Un vantaggio è sicuramente quello di coloro che hanno iniziato sin da giovani ad avere a che fare con la ristorazione, frequentando un istituto alberghiero e lavorando all'interno delle cucine.
L'istituto alberghiero permette infatti già dal triennio di iniziare a fare qualche esperienza e, contemporaneamente, proseguire i propri studi nel biennio successivo.
Una simile esperienza consente di avere una discreta esperienza in cucina e allo stesso tempo riuscire ad ottenere una buona conoscenza di almeno due lingue, che è poi il minimo richiesto anche ad un executive chef.
Terminato il quinquennio di alberghiero, è consigliato proseguire gli studi presso istituti specializzati nella realizzazione di corsi che prevedano una specializzazione ancora maggiore.
Se possibile, è sempre bene continuare a fare esperienze lavorative sul campo in strutture di sempre maggior prestigio, di modo da avere sempre modo di imparare tecniche e stili di lavoro sempre più adeguati alla preparazione richiesta per divenire chef executive.
Terminata la formazione, sarà poi il lavoro sul campo e l'esperienza raccolta ad essere determinate per raggiungere questa ambita posizione.
La principale differenza tra chef ed executive chef sta proprio nella posizione che viene ricoperta da queste figure.
La parola chef designa un cuoco che lavora dietro ai fornelli, mentre un executive chef non svolge alcuna attività di natura operativa dentro la cucina.
Un executive chef ha compiti di natura manageriale, mentre ad uno chef viene richiesta la preparazione di pietanze destinate al servizio in sala.
Solitamente la figura dell'executive chef è presente all'interno di strutture di grandi dimensioni o all'interno di catene di ristorazione, mentre lo chef si trova anche all'interno di ristoranti di piccola o media dimensione.