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Aiuto cuoco: cosa fa, stipendio e mansioni

L'aiuto cuoco è un componente importante della brigata di cucina, nonostante si trovi gerarchicamente in basso nella piramide dei ruoli. Scopri quali sono le sue mansioni e quanto il suo stipendio, sulla base del suo livllo di inquadramento contrattuale.

Aiuto cuoco: cosa fa, stipendio e mansioni

La brigata di cucina si compone di vari livelli gerarchici, dove ogni lavoratore ha delle mansioni specifiche. L'insieme di questi lavoratori da vita a quello che è il team che si muove all'interno della cucina.

La cucina è d'altronde un mondo che prevede di suo varie tappe di sviluppo per chi ci lavora.

La carriera di un cuoco prende inizio dai più bassi livelli e man mano che si accumula esperienza, si iniziano a percorrere dei passi verso l'alto nellla gerarchia.

Il ruolo che occupa la posizione più bassa in questa piramide è di solito quello dell'aiuto cuoco, ovvero il primo lavoro che di solito si ricopre quando si inizia a lavorare nel mondo della cucina di un ristorante.

La posizione di aiuto cuoco rappresenta dunque il primo passo di quel percorso che porta a divenire uno chef di successo!

Scopriamo insieme i dettagli di questo lavoro, quale sia lo stipendio di questa posizione quali siano esattamente le sue mansioni.

Le mansioni dell'aiuto cuoco

Qualsiasi chef ha mosso i suoi primi passi in cucina partendo dalla posizione di aiuto cuoco, ecco perché le sue mansioni sono propedeutiche a questo percorso e in questa fase si apprendono tutte le basi del lavoro di uno chef.

Ma cosa fa esattamente un aiuto cuoco? Tra le sue principali mansioni possiamo ricordare:

  • La preparazione degli ingredienti: lava, taglia e affetta verdure e altre pietanze;
  • La pulizia dei macchinari o utensili, come affettatrici o taglieri;
  • La gestione del magazzino: rifornimento delle dispense e della cella frigorifera;
  • La preparazione di piatti non troppo complicati, come insalate o antipasti;
  • Il mantenimento dell'ordine all'interno della cucina;
  • Il sostegno al cuoco in caso di necessità;
  • La verifica dell'integrità e qualità degli alimenti;
  • La preparazione di salse o altre piccole preparazioni;
  • In generale ogni altra mansione a lui delegata dal resto della brigata.

La differenza tra l'aiuto cuoco e il commis di cucina

Ma allora qual è la differenza tra un aiuto cuoco e un commis di cucina?

Le due mansioni sono molto simili, ma tendenzialmente esiste una distinzione tra i due ruoli che dipende a sua volta dalle dimensioni della cucina dove si lavora.

Il commis di cucina lavora infatti all'interno di cucine di grandi dimensioni. In simili cucine esiste una rigida gerarchia dei ruoli, dove l'executive chef dirige l'intera brigata, il capo cuoco coordina il team di cucina, e il sous chef e cuochi capo partita si occupano ognuno del loro rispettivo settore.

Il commis affianca i cuochi o i cuochi capo partita nello svolgimento dei loro principali compiti e nella preparazione dei piatti.

L'aiuto cuoco invece lavora in cucine di piccole dimensioni, dove generalmente è presente un solo cuoco.

Lo stipendio di aiuto cuoco

Qual 'è lo stipendio di un aiuto cuoco? Quanto guadagna e come viene inquadrato a livelllo contrattuale?

Solitamente il l'aiuto cuoco viene inquadrato al 6 livello o Sesto livello Super del CCNL Pubblici Esercizi.

Il suo stipendio è il seguente:

Mansione Paga base Contingenza Totale
Aiuto cuoco sesto livello super 883,51€ 520,64€ 1.404,15€
Aiuto cuoco sesto livello 862,96€ 520,51€ 1.383,47€

Lo stipendio si aggira quindi attorno ai 1.400€ lordi, che corrisponde ad uno stipendio netto di circa 1150€. Queste cifre non tengono ovviamente conto di ulteriori maggiorazioni, quali straordinari, lavoro festivo o altro.

Esistono anche ulteriori casi in cui il cuoco viene assunto al 5 livello contrattuale, anche se non è la prassi.

In caso di assunzione al 5 livello, lo stipendio viene ovviamente maggiorato e corrisponde a:

Mansione Paga base Contingenza Totale
Aiuto cuoco quinto livello super 939,97€ 522,37€ 1.462,34€

Quanto guadagna un aiuto cuoco in stagione (estiva o invernale)?

Il CCNL dei Pubblici Esercizi prevede la possibilità per il datore di lavoro di assumere personale a tempo determinato (con limiti quantitativi in base a determinate condizioni, salvo non rientrino nelle attività classificate con forte stagionalità).

Il classico esempio di personale del settore ristorazione con contratto a tempo determinato è ovviamente rappresentato dai lavoratori attivi presso aziende stagionali, che possono svolgere ad esempio un'attività estiva nelle vicinanze di mare o laghi, o un'attività invernale, nei pressi delle località sciistiche.

Per questo tipo di lavoratori il CCNL prevede delle maggiorazione retributive variabili sulla base della durata del contratto, come segue:

Durata Maggiorazione percentuale stipendio
Fino ad un mese 20%
Fino a due mesi 15%
Più di due mesi 8%

Nel caso il datore di lavoro sia costretto a chiudere anticipatamente di quanto previsto l'attività o a ridurre il personale, al lavoratore spetta la metà della retribuzione che avrebbe dovuto percepire sino alla durata finale del contratto.