Take-away: i consigli per farlo al meglio

Parola d'ordine: reinventarsi

Come ha raccontato recentemente Lisa Abend, una delle più grandi food writer del nostro tempo, la crisi del Covid-19 arriva in un momento in cui bar e ristoranti sono diventati molto più di posti dove bere e mangiare: "Non più una mera fonte di sostentamento o convivialità, i locali sono diventati un'arena essenziale della vita moderna - posti a cui guardare per status e comunità, divertimento e arte, impegno politico e gestione ambientale." La Abend cita l'esempio del Noma di Copenhagen, in Danimarca. Fino a qualche mese fa, uno dei più famosi ristoranti al mondo, con liste di attesa di mesi. Ora aiuta i membri dello staff (spesso giovanissimi stagisti) a pagare l'affitto.

La crisi pandemica ha portato bar e ristoranti a mettere in atto forme alternative di servizio: chi ha deciso di avviare il delivery e Take Away, chi ha potenziato il servizio d'asporto, chi prevede particolari distanze e pagamento al tavolo per evitare code in cassa. Ecco come i ristoratori stanno provando a riorganizzare il proprio servizio per far fronte – per quanto possibile – all'emergenza Covid -19.

Una soluzione per uscire dalla crisi

Da diversi anni ormai, asporto e consegna a domicilio Take Away sono due modi eccellenti per fidelizzare i clienti ed acquisirne di nuovi. Alla luce degli ultimi provvedimenti sanitari e alle nuove restrizioni sanitarie, sono diventate soluzioni alternative per compensare alla mancanza del servizio tradizionale di molti bar e ristoratoranti. Consentono inoltre di proseguire il servizio anche dopo la chiusura anticipata dei ristoranti e di compensare la limitazione dei clienti in sala. L'asporto e la consegna a domicilio Take Away sono i due Food Trend del momento. Veri fenomeni sociali, hanno avuto tassi di crescita esponenziali: il Take-Away, ad esempio, ha visto triplicare il proprio giro d'affari nel giro di pochissimi mesi e le prospettive di sviluppo sono state riviste al rialzo con la crisi dovuta al Coronavirus che ha cambiato le nostre abitudini grazie all'arrivo di nuove modalità di consumo.

Un Menu Take Away semplice e chiaro

Per l'asporto Take Away crea un menu semplice con 8 o 10 portate al massimo e coerente con il tuo concetto di bar o ristorante. Considera l'idea di includere almeno un piatto vegano e un piatto vegetariano. Se puoi, cambia regolarmente il tuo menù per fidelizzare i clienti. Per quanto riguarda invece il delivery con consegna a domicilio, proponi i piatti di punta del tuo menu, a condizione però che siano facili da preparare, confezionare e che possano essere trasportati facilmente (bicicletta, scooter o automobile).

Controlla bene le tue forniture e fai un inventario dettagliato

Utilizza più fornitori e fai attenzione a non rimanere a corto di materie prime. Gioca sempre d'anticipo: l'asporto Take Away e la consegna a domicilio possono influire sull'intera offerta. Soprattutto in tempi di emergenza questi saranno i tuoi due canali di vendita principali. Ma come si sceglie il fornitore migliore per il proprio bar o ristorante per ottimizzare il Take Away e il Delivery? Prima di tutto è necessario conoscere nel dettaglio le necessità specifiche del locale. Quindi definire in modo preciso quali sono i prodotti essenziali e quali invece vengono impiegati occasionalmente. In secondo luogo è importante definire un budget, a medio e a lungo termine, per delineare i margini di spesa nel tempo. Nel redigere il budget naturalmente il confronto con lo chef è fondamentale. Nel momento in cui si deve procedere con la scelta di un fornitore è bene valutare attentamente le referenze, le licenze e l’esperienza dell’impresa fornitrice. Dopo di ché per trovare materie prime di qualità la scelta vincente è quella di rivolgersi la dove possibile fornitori di prodotti freschi locali e a chilometro 0. E’ sempre bene infine disporre di più fornitori per non rimanere mai sprovvisti delle materie prime necessarie

Scegli le confezioni ed i materiali adatti

Piatti, contenitori e imballaggi usa e getta influiscono negativamente sulla percezione dei clienti rispetto alla qualità dei piatti proposti. Devono essere di alta qualità e perfettamente adatti a servire preparazioni calde o fredde. Dovrebbero anche essere facili da conservare e gestire. Se stai puntando ad un sistema a basso impatto ambientale puoi adottare stoviglie in vetro con la gestione del vuoto a rendere oppure contenitori, ciotole, e piatti Take Away ecosostenibili. Tuttavia, non potrai fare a meno di piatti usa e getta, se non altro per poter servire i clienti di passaggio. Ma attenzione: dal 2021, dovrai dire addio alla plastica. I piatti e gli imballaggi dovranno essere realizzati con materiali eco-sostenibili, compostabili, riciclabili o biodegradabili. Nuovi materiali biologici come la carta in canna da zucchero (bagassa) offrono un'ottima alternativa alla plastica.